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22.12: Concerto di Natale - ORCHESTRA DELLA TOSCANA


PROGRAMMA

Gioachino Rossini / La Cenerentola, ouverture
Gioachino Rossini / Il barbiere di Siviglia, ouverture
Felix Mendelssohn-Bartholdy / Concerto per violino e orchestra op.64
Fazil Say / Symphonic Dances, per orchestra op.64 (2015)

“Per indole e per desiderio punto a unire le persone per mezzo di una musica senza confini, neppure mentali. La musica è molto potente. La musica non ha bisogno di traduzioni. Chiunque la comprende, sia cinese, turco o tedesco. Un grande musicista è colui che può raggiungere la gente con messaggi positivi o drammatici. Quando parla della natura umana, la musica gioca un ruolo cruciale“.

Lo afferma Fazil Say, pianista talentuosissimo e compositore di non minore genialità, che ha subìto sulla sua pelle, lui, turco, le vessazioni di un regime autoritario pretestuosamente fondato sul dogmatismo religioso. Infatti nel 2013 ha rischiato il carcere, con l’accusa di denigrazione dell’Islam, per aver tweettato alcuni versetti da una lirica di Omar Khayyám, poeta persiano dell’XI secolo, in cui si attaccava l’ipocrisia di certa gente che vuole mostrarsi pia senza esserlo davvero.

Le sue Symphonic Dances (2015) presenti in questo programma sono una commissione svizzera, del Musikkolegium Winterthur, che fondono la tradizione occidentale con ritmi e caratteri di danza di quella turca. Il compito di ricrearli dal podio è dato a Nil Venditti, giovane promessa italo-turca su cui l’ORT ha scommesso da un paio di stagioni affidandole l’incarico di direttore ospite principale. Con Say, lei ha intrecciato una relazione professionale molto fruttuosa, dopo che i due hanno lavorato insieme alla Camerata Salzburg.

Completano il programma della serata due ouverture da opere buffe rossiniane (La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia), più uno dei più radiosi Concerti per violino mai scritti, quello di Mendelssohn. Lo suona la russa Alina Ibragimova, classe 1985, una che si è formata in due scuole che sfornano talenti superlativi in abbondanza, la Scuola Gnesin di Mosca e la Yehudi Menhuin in Inghilterra.


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